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Francesco Costa è giornalista, autore di saggi e docente di giornalismo. Dal 2015 è anche l’autore di una delle newsletter e un podcast tra i più letti e scaricati d’Italia – Da Costa a Costa. Francesco ci ha regalato 5 consigli pratici per chi ha un’idea giornalistica e desidera declinarla su più media digitali.
Ferdinando Morgana – Ciao Francesco, benvenuto su Cartografia Letteraria. Vorrei iniziare chiedendoti come è nato Da Costa a Costa. Come hai concretizzato in una newsletter una tua passione – quella per gli Stati Uniti e la politica americana. Perché sei partito da una newsletter?
Francesco Costa – Da Costa a Costa è nato come un passatempo, tanto da aver trovato un titolo parecchi mesi dopo l’inizio della sua esistenza. Durante l’estate del 2015 si stava mettendo in moto la campagna elettorale americana in vista delle elezioni presidenziali del 2016 e mi rendevo conto che non riuscivo più a occuparmi con costanza di Stati Uniti come riuscivo a fare fino a qualche anno prima, cosa che mi dispiaceva molto. Decisi quindi che avrei dovuto prendermi un impegno, e il modo migliore per prendere un impegno con se stessi è farlo con qualcun altro.
Ogni mezzo raggiunge un pubblico leggermente diverso, ma soprattutto ha le sue regole, i suoi codici, i suoi linguaggi. Trovare il modo giusto per declinare una storia dentro ognuno di questi mezzi è straordinariamente stimolante e permette di imparare molto.
Ferdinando Morgana – L’aspetto che mi colpisce di Da Costa a Costa è la fioritura e le declinazioni che ne hai dato nel tempo tra podcast e libri. La newsletter conta a oggi almeno 30.000 iscritti e il podcast è uno tra i più scaricati in Italia. Come hai capito che la newsletter poteva diventare altro e come hai gestito questo allargamento su altri media?
Francesco Costa – In realtà è facile dire col senno di poi di aver capito questo e quello, ma alla base delle evoluzioni di Da Costa a Costa c’è soprattutto il mio desiderio di provare e sperimentare, piuttosto che lunghe e approfondite analisi di mercato. Insomma, il motore principale dev’essere sempre la curiosità.
Una storia americana (Mondadori)
Ferdinando Morgana – Da Costa a Costa è spesso definito un modello nuovo per il giornalismo. Autoprodotto, sostenuto dalle donazioni dei lettori, totalmente gratuito per chi lo fruisce. Pensi sia questa una delle direttrici lungo cui si muoverà il futuro del giornalismo?
Francesco Costa
Ferdinando Morgana – Chi segue Cartografia Letteraria è molto interessato ai consigli sulla scrittura. Non posso quindi non chiederti come è la tua routine: quante ore al giorno dedichi al progetto, come ti documenti, come e cosa leggi. Ma soprattutto come organizzi tra le tue diverse attività lavorative – sei vice direttore de Il Post e docente di giornalismo.
Francesco Costa – Eh, qui ci vorrebbero cinque paragrafi. Cominciamo dal fatto che alcuni di questi mestieri non hanno molto a che fare con la scrittura. Da vicedirettore al Post il mio compito è soprattutto prendere decisioni sulle cose di cui occuparci e le persone a cui affidarle, e poi seguire tutto il lavoro che porta alla pubblicazione dell’articolo. L’incarico di insegnante naturalmente è legato soprattutto all’attività didattica. Restando sulla scrittura, invece, credo ci sia una regola fondamentale: chi vuole scrivere deve leggere. Tanto. Ma tanto. Ma tanto.
Dentro "Una storia americana" provo a raccontare chi sono il prossimo presidente e la prossima vicepresidente degli Stati Uniti, che cosa li muove, che cosa li guida: e quindi cosa dobbiamo aspettarci da loro.
Ferdinando Morgana – Il tuo nuovo libro è Una storia americana. Joe Biden, Kamala Harris e una nazione da ricostruire – in uscita proprio in questi giorni per Mondadori. Ti va di raccontarci come è nato e da cosa hai sentito l’esigenza di raccontare gli Stati Uniti post 20 gennaio 2021?
Francesco Costa – Partiamo dalla premessa che i libri di saggistica, al contrario dei romanzi, dovrebbero nascere sempre per quella che si pensa possa essere un’esigenza di chi legge, e non di chi scrive. Da questo punto di vista, evidentemente la fine dell’amministrazione Trump e l’inizio dell’amministrazione Biden presentano tantissimi aspetti di grande importanza per il mondo dei prossimi anni, e un libro fornisce sia a chi legge sia a chi scrive lo spazio e il respiro necessario a ragionare su qualcosa senza la frenesia dell’attualità.
Ideatore del metodo Cartografia Letteraria, Writing Coach ed Editor.
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