Cartografia Letteraria è un progetto che ho ideato nel 2016.
È il risultato di un percorso di studio e di lunghe riflessioni sul tema della possibilità di vedere e rappresentare un contenuto immateriale. A cosa sto pensando davvero quando penso a una storia? Cosa sto scrivendo davvero quando scrivo un romanzo? In quale punto della mia mente si deposita il senso di una storia? Il desiderio di mappare e rappresentare graficamente un processo o un luogo emotivo, una narrazione, lavora sul confine tra dicibile e indicibile, tra storia e memoria, tra rappresentabile e non rappresentabile.
cartografie letterarie - le origini
Altro elemento fondamentale nel processo di messa a fuoco di Cartografia è stato per me l’aver lavorato dal 2013 sulle storie degli altri – come valutatore di testi inediti, editor freelance, writing coach e docente di scrittura – così da imparare a conoscere dall’interno il mondo delle storie e il loro modo di formarsi e di emergere negli autori di narrativa. Un modo di formarsi e di emergere quasi sempre diverso da persona a persona, ma accomunato da alcuni tratti sempre presenti.
A partire da questi elementi, ho costruito un metodo per raggiungere e portare alla luce il cuore delle storie, visualizzare il loro nucleo più vero, le loro dinamiche sotterranee e segrete.
COME È NATA L’IDEA DELLE CARTOGRAFIE LETTERARIE
L’ambizione di Cartografia Letteraria è allora quella di ricostruire il processo al contrario: partire dalla storia, partire dal romanzo – unico elemento certo di questa equazione a molte variabili – per raggiungere il luogo in cui l’autore si è trovato a camminare da solo. E riprendere contatto con quel luogo emotivo, il nucleo di senso, la necessità tematica da cui la storia è stata generata. Da cui deriva la necessità di scrivere.
Come dicevo, era il 2016 quando questa intuizione mi ha travolto, e da allora ho cercato il modo di creare uno strumento che aiutasse a portare alla luce quel momento di scoperta, a esorcizzare quella paura della pagina bianca, a illustrare cosa c’è in noi prima delle parole che mettiamo in fila su una pagina.
È nata così Cartografia Letteraria.
Dalle CARTOGRAFIe LETTERARIe al metodo
Cartografia Letteraria nasce quindi come un metodo innovativo di Writing Coaching, che ha lo scopo di riconnetterti con la storia che stai cercando di scrivere e che probabilmente hai interrotto. Attraverso domande mirate sul testo e sulle tue necessità di autore, il metodo ti accompagna verso la visualizzazione grafica del nucleo fondamentale della tua storia. Da quello potrai partire – o ripartire – per scrivere il romanzo che avresti sempre voluto scrivere.
Per chi altri è pensato il metodo delle cartografie letterarie?
CHI SI OCCUPA DI NARRAZIONE
La contaminazione grafica proposta da Cartografia Letteraria serve per entrare nei romanzi con più audacia. Uno sguardo laterale e inedito alle illustrazioni permette di immediatamente di entrare in empatia con il tema del romanzo, e di parteciparvi emotivamente in maniera profonda ancora prima di averlo letto.
LE SCUOLE
Organizzare un Laboratorio di Cartografia Letteraria può essere il modo ideale per approcciarsi alla narrativa e alla lettura in maniera inconsueta e curiosa, laterale e antidisciplinare, mostrando agli studenti che i libri non sono poi quella cosa noiosa che hanno sempre immaginato.
CHE ASPETTO HANNO LE CARTOGRAFIE LETTERARIE
Non si tratta di illustrazioni dei luoghi nei quali si svolge la trama di una storia. No, di quelle ne esistono già molte e spesso sono insostituibili. Non sono nemmeno infografiche o copertine. Le Cartografie Letterarie sono mappe cognitive che restituiscono il senso, il nucleo emotivo, il cuore tematico di una storia.
Sono illustrazioni che riassumono in una sola immagine il senso pieno e profondo di una storia, connettendo chi legge al luogo emotivo nel quale si trovava chi ha scritto un romanzo. Una illustrazione che ci catapulta nella necessità di esprimersi del suo autore, nelle sue paure, nelle sue ossessioni, nei suoi desideri. In quel territorio inesplorato che ha attraversato da solo, ancor prima di sedersi a scrivere.
Ecco allora che…
Pastorale americana di Philip Roth ha la forma di mani guantate che scavano la terra in profondità per portare alla luce il mistero nascosto dietro il sorriso di Seymour Levov, lo Svedese.
Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway è una distesa d’acqua infinita, attraversata da una sottilissima lingua di terra bianca affilata come una lenza, e che stesa sull’acqua sembra un labirinto impossibile da risolvere.
Sillabari – la straordinaria raccolta di racconti brevi dedicati ai sentimenti umani – di Goffredo Parise è diventato un collage ricchissimo e caleidoscopico di elementi che formano una dissonante composizione fiabesca.
Exit West di Mohsin Hamid è diventato una sequenza di rette e punti, traiettorie e pianeti, città circondate da sciami di satelliti; in poche parole, la carta astrale di un cielo scintillante di costellazioni.
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